IL MANIFESTO DI ANDROMEDA (1984/2022)
(La LIBERTÀ, la DEMOCRAZIA, la PAURA, la SCIENZA)
LA LIBERTÀ
I valori fondanti di questo sistema sociale sono l’USUROCRAZIA, e cioè il denaro che produce denaro, e la COMPETITIVITÀ.
È richiamandosi ad essi che si è modificato il concetto di Libertà.
La libertà di mercato, tanto invocata, NON ESISTE: essa si riduce all’attività di una “libera volpe in libero pollaio”, e lascia il posto sempre e comunque a sistemi e modelli di tipo monopolistico; la libertà di scelta (agricola, alimentare, energetica) soccombe davanti all’omologazione rappresentata dalla monocultura (con il conseguente monopolio dei semi imposto in tutto il mondo), e da una alimentazione che cancella le differenze geografiche e la tradizione per favorire i cibi transgenici e, in specifico, i proventi dei loro brevetti, mentre il monopolio delle fonti di energia (carbone, petrolio, nucleare) è l’ostacolo principale all’uso delle energie rinnovabili (sole, acqua, vento, idrogeno, fusione nucleare fredda…).
La libertà di informazione ha visto un velocissimo, progressivo accentrarsi nelle mani di pochissimi dei potentissimi mezzi di comunicazione e di “persuasione”: e ciò che ci raccontano è quasi sempre FALSO, o peggio: la comunicazione è sempre giocata sul filo del verosimile e del falsificabile. In questo modo si ha un “doppio” passaggio: da una parte si afferma l’ovvia “verità” che ogni discorso è “punto di vista”. Se poi il “punto di vista” si sottrae abilmente ad ogni confronto, ecco che il gioco è fatto, ed il punto di vista diventa “manipolazione”! Anche la libertà della Rete è stata messa in discussione. I suoi padroni (Google, Facebook, Twitter ecc) decidono che cosa si può e che cosa non si può scrivere. La libertà religiosa significa sempre di più adesione a una religione “monoteista”, mentre ogni mistica (e anche all’interno delle ortodossie i religiosi prendono le distanze dai mistici: la Chiesa lo fa con San Francesco e Padre Pio, gli Ebrei con i Cabalisti) e ogni altra forma di adesione al trascendente viene tacciata come magia, occultismo, e, in ultima analisi, pericolo per la stabilità dei sistemi sociali. All’interno poi delle religioni monoteiste solo quella giudaica e quella cristiana sono considerate ‘nobili’. La libertà di scelta politica consente solo un modello: quello della cosiddetta “democrazia” le cui formalità vengono imposte come valore universale ad ogni paese indipendentemente dalla sua specificità storica, sociale ed economica: se si faranno le libere elezioni ‘quello sarà un paese democratico’, non importa se in esso ci sarà la negazione delle libertà elementari, se si praticherà la tortura, la pena di morte, o si soffrirà la fame. La formalità è la sostanza, e deve essere rispettata. La libertà di ricerca propugnata dagli scienziati cozza contro una realtà inoppugnabile: la Scienza non è neutrale, proprio perché la scelta di cosa e su cosa ricercare è extrascientifica. Chi costruisce le teorie e fa gli esperimenti non è un osservatore fantasma, ma un costruttore di modelli, che lavora su dati selezionati per uno scopo cognitivo, del quale fa parte, a pieno titolo, anche il suo contesto “produttivo”. I fondi della ricerca sono di origine e decisione politico/economica. La libertà di scelta terapeutica si scontra con i modelli scientifici e medici dominanti: le supposte ‘verità scientifiche’ sono dichiarate come fossero ‘verità rivelate’ da una oligarchia scientifica planetaria strettamente dipendente da quella finanziaria. Non sono ammesse critiche alle cosiddette “verità scientifiche”, né “pratiche mediche” che ad esse non si attengano. E allora quale libertà ci rimane?
LA DEMOCRAZIA
Che cosa hanno a che fare i sistemi che oggi si definiscono democratici con il “potere del popolo” di cui al significato etimologico (cratos = potere e demos = popolo)? Le elezioni truccate, da Bush a Biden, sono la prova provata della sua scomparsa perfino negli aspetti formali, mentre la sempre più scarsa partecipazione dei cittadini ai suoi riti elettorali può essere considerata “la prova del nove”. Ma quali dunque i passaggi che ne hanno stravolto completamente il senso originario?
1º passaggio: DA CITTADINI A CONSUMATORI
La sovranità del Mercato e della Finanza è oggi indiscussa. Ma tale sovranità non può essere considerata un completamento della democrazia. Essa è una sua alternativa, perché sostituisce al Pubblico Interesse, e cioè al Bene Comune, la somma di Interessi Privati. È la Politica che dovrebbe dettare le regole del Mercato, e invece succede il contrario. E così la partecipazione al Mercato ha sostituito la partecipazione alla Politica. E il Consumatore ha sostituito il Cittadino. Perché TUTTO è diventato MERCE: Informazione, Salute, Istruzione, Servizi Sociali, Energia, Trasporti, Telecomunicazioni, Acqua… La vita intera, in tutti i suoi aspetti, è diventata un’attività a pagamento. LavoraConsumaCrepa / LavoraConsumaCrepa. Questo il nostro presente, questo il nostro futuro?
2º passaggio: SI CAMBIA IL SENSO DELLE PAROLE
Con un’operazione prima di tutto filosofica e semantica si procede a cambiare il senso delle parole: la Guerra diventa Missione di Pace o tutt’al più Operazione di Polizia Internazionale, la Resistenza a una occupazione militare diventa Terrorismo, l’Intensificazione dello Sfruttamento Flessibilità del Lavoro, la Distruzione dello Stato Sociale Privatizzazione dei Servizi Pubblici, l’Usura diventa Interesse, la Tangente Provvigione, l’Interesse Privato è il Bene Comune. Le leggi della produzione e del mercato hanno vinto. Sono le nuove leggi naturali, e rappresentano il Bene. Sono leggi naturali poiché il diritto naturale, com’è ovvio, coincide con il diritto del più forte. (“Il più forte non sarebbe infatti sempre il più forte se non trasformasse la forza in diritto e l’obbedienza in dovere”). E di conseguenza non permettono neppure di essere messe in discussione: chi lo fa, sia a livello nazionale che internazionale, rappresenta il Male: e come tale va condannato e schiacciato.
3° passaggio: CITTADINI: DA CONTROLLORI A CONTROLLATI
George Orwell (così come Aldous Huxley d’altronde), nel suo “1984”, aveva anticipato tutto. Lo avevano appreso all’interno di una realtà cui erano appartenuti, la Fabian Society, che aveva disegnato il proprio progetto politico da realizzarsi nel lungo periodo e che sia Orwell che Huxley raccontano con i loro romanzi. A partire dagli anni ’70 la “troppa partecipazione” dei cittadini al sistema democratico aveva provocato un indebolimento dei sistemi tradizionali di controllo sociale, una delegittimazione dell’autorità politica e delle altre forme di autorità e un sovraccarico di domande (la richiesta di + soldi e + diritti) che eccedevano la capacità dei governi di soddisfarle. Inizia così in quegli anni il processo di trasformazione della Democrazia in Democrazia Autoritaria e il processo di Centralizzazione del Comando (centralizzazione finanziaria, energetica, antiterroristica) che in trent’anni ha portato alla Globalizzazione con la scomparsa del potere degli Stati Nazionali e la concentrazione del Potere Mondiale nelle mani occulte di Organizzazioni poco note come Bilderberg, Trilateral, CFR, Fabian Society, Aspen Institute, World Economic Forum, Gruppo dei Trenta, ecc…, di cui Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, WTO e altri analoghi organismi multinazionali sono la faccia pubblica e “rispettabile”. Il potere dell’Autorità sul cittadino aumenta a dismisura (il Patriot Act americano ne è la prova più evidente), e la Guerra Permanente al Terrorismo sottopone il cittadino all’arbitrio continuo e occulto dei servizi di sicurezza. La Sinistra, che in tutto il mondo si presentava come una variante solidaristica di un capitalismo sempre più spietato, privo della sua originaria impostazione etica, oggi ne è diventata una colonna portante. E mentre cercano di convincere i cittadini di tutto il mondo che stiamo esportando democrazia, stiamo invece importando Censura, Tirannia, Degrado Sociale, Terrorismo.
Si svuotan le urne e si riempiono i social. La Democrazia parlamentare viene bypassata dal turbinio di “like” e di commenti che rappresentano la nuova versione del voto. Tutti possono esprimersi e dire la loro sui vari Facebook Twitter Watshapp e analoghi, ove i cittadini esprimono il nuovo modo di votare.
È questo l’apogeo della odierna Democrazia.
LA PAURA
Lo strumento principale di controllo sociale è stata ed è la Paura, il terrore. Tenere le popolazioni sotto l’incubo di pestilenze o morbi invincibili si traduce in un sadico esercizio di controllo della psicologia sociale. Chi ha paura non reagisce, accetta le guerre, l’oppressione, la cancellazione dei diritti civili, la scomparsa dello stato sociale, il proibizionismo, la riduzione dei salari e delle pensioni, l’aumento degli anni lavorativi, il razzismo, la caccia al diverso da sé, la vendita degli organi o dei neonati, la repressione sessuale, la trasformazione in merce della propria vita. Ormai l’informazione trasmessa dai media è modulata sempre sulla Paura. E ciò non solo a seguito delle campagne terroristiche mondiali riguardanti i vari e pretesi virus dell’AIDS o di Ebola o della Sars, Covid 19, antrace, zanzare o pappataci o calabroni assassini, mucche pazze, bottiglie avvelenate di acqua minerale, serial killer sempre più efferati, una bomber che ogni tanto rispuntano qua e là, possibili attacchi terroristici nei supermercati, orde di immigrati portatori di ‘pericolose’ malattie che vengono a portarci via i posti di lavoro, ma anche per gli avvenimenti tipici stagionali… Siamo sotto l’incubo di un terrorismo meteorologico: la siccità è la più forte degli ultimi cento anni!, alluvioni e frane così distruttive non si ricordano a memoria d’uomo!, le valanghe non erano mai state così assassine! Siamo sotto l’incubo di un terrorismo sanitario: l’arrivo di ogni influenza stagionale è vissuto in maniera drammatica, con l’inevitabile consiglio oggi divenuto obbligo della vaccinazione preventiva (a vantaggio del business farmaceutico), e la diagnostica preventiva (sempre a vantaggio del solito business) diventa ogni giorno più invasiva, trasformando la nostra vita in un continuo incubo (mi verrà l’infarto, un tumore, la sclerosi a placche o l’Alzheimer?) che la riduce a una “malattia sicuramente mortale e sessualmente trasmissibile”. Siamo sotto l’incubo di un terrorismo economico: l’inflazione erode i salari! i giovani saranno senza avvenire se non rendiamo flessibile il lavoro! il futuro senza speranza se non tagliamo subito le pensioni e non privatizziamo ogni servizio pubblico! Siamo sotto l’incubo di un terrorismo energetico: il petrolio sta per finire!… le fonti alternative sono una stupidaggine! i black out si ripeteranno! bisogna tornare al nucleare! Siamo sotto l’incubo di un terrorismo informatico che non risparmia neppure la Rete, usando strumentalmente le “denunce” contro i siti pedo-pornografici o creando allarmismo su virus onnipotenti. È un vero e proprio terrorismo mediatico costante, quotidiano. La Storia, la Filosofia, la Metafisica vengono vieppiù ignorate e cancellate persino dalle materie scolastiche. E quindi rimane soltanto, come ultima prospettiva certa, la Morte. Che, pur se rimossa di continuo, ritorna e aleggia e incombe, lasciando ai nuovi sacerdoti in camice bianco il compito di trovarne la cura. Magari un vaccino per l’immortalità. Perché l’utopia della nostra attuale Scienza è vendere l’immortalità.
Il NULLA avanza e conquista il mondo. “Perché è più facile dominare chi non crede più in niente”. E il dominio si fonda sulla Paura.
LA SCIENZA
Agli Scienziati, intesi come categoria ufficialmente riconosciuta e retribuita (ce ne sono al mondo oltre 3 milioni) non è più riconosciuto il diritto di ‘indagare’ in completa autonomia e libertà, senza alcun obbligo di perseguire scopi predeterminati. Chi predetermina, indirizza, decide come, dove, quando e perché si fa ricerca scientifica è il business. Ecco quel che succede: la ricerca scientifica, che è enormemente costosa, è la prima vittima della superstizione del debito pubblico. Lo stato “non può spendere”, quindi chi finanzia la ricerca lo fa solo quando questa promette cospicui e immediati profitti. Questo è il motivo, per esempio, dell’incredibile lievitazione dei prezzi dei farmaci di nuova generazione, basati sull’editing genetico. Lo Stato, quindi, da finanziatore di prima istanza della ricerca, diventa un semplice cliente dei prodotti dell’industria. Quello che gli era impedito di spendere in ricerca, lo deve sborsare moltiplicato per dieci. Anche in questo caso la spesa pubblica è da tagliare solo quando è rivolta al welfare, mentre è buona e legittima quando fornisce congrui profitti agli investitori, cioè ai Mercati. Questo non solo nei settori tradizionali della ricerca, ma anche nelle tecnologie di frontiera, quali Intelligenza Artificiale, Biotecnologie e Nanotecnologie. I Mercati, quindi, decidono dove e cosa si deve ricercare (e soprattutto su dove e su cosa NON si deve indagare): alcuni scienziati (i più ‘allineati’) imbrogliano altri ricercatori (con le tecniche più svariate); questi a loro volta “spiegano” ai giornalisti i quali organizzano il consenso del pubblico. Il meccanismo ha come obiettivo i burocrati che siedono negli organi statali e decidono quali prodotti acquistare. Per difendere le proprie “verità scientifiche” dalle ‘incursioni’ dei ricercatori indipendenti la Comunità Scientifica si è dotata del sistema delle “riviste scientifiche e accreditate”, che sono la versione moderna e democratica del rogo (di streghe, eretici o libri, non fa differenza). Chi riuscirà a pubblicare su qualcuna di esse avrà la patente di “scientificità”, in caso contrario sarà sempre e solo “un ciarlatano”. È quel sistema che abbiamo da tempo battezzato “La cintura di sicurezza”. La verità scientifica nel tempo si è identificata in un concetto che non è scientifico ma finanziario, il Return on Equity (ROE), cioè l’indice di redditività dei capitali investiti. Se il ROE è positivo, la ricerca è vera, se non lo è, è falsa. In nome della redditività si enfatizzano i benefici, si occultano i rischi e le controversie scientifiche che esistono a proposito di un determinato prodotto o di una metodologia (chirurgica, farmacologica, diagnostica, vaccinazioni di massa). Se qualche ricercatore indipendente avanza dubbi, critiche o evidenze sperimentali contrarie al ROE, esse vengono cancellate con un nuovo criterio appositamente creato, che non è scientifico ma mediatico, quello delle Fake news. Ne deriva la discriminazione e l’esclusione dalla ricerca dei ricercatori creativi, intelligenti e indipendenti… E la trasformazione della maggioranza degli altri in Mercenari della Scienza. La differenza che esiste tra uno scienziato per vocazione e uno scienziato per professione è dunque molto semplice (e si può applicare a tutte le professioni umane): il primo è disposto a rischiare la propria carriera e il proprio onore per un’idea, il secondo è disposto a sacrificare le proprie idee per la carriera. Gli ultimi esempi di manipolazioni scientifiche e mediatiche in ordine di tempo sono state quelle relative al problema dell’Uranio impoverito, degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), dell’Elettrosmog e ad alcune epidemie inventate, fra le quali AIDS, Ebola, BSE (“Mucca Pazza”), SARS, Influenza Aviaria, Suina, Covid19.
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