
Una rotta templare alle origini del mondo moderno
Umberto Bartocci ci presenta una nuova ed intrigante chiave di lettura della scoperta dell’America. L’affascinante ricostruzione dell’autore, basata su una rigorosa documentazione, indica che la storica spedizione del 1492 è il frutto di un’intuizione che era patrimonio della cultura dei Templari. Le tesi di Cristoforo Colombo, considerate eretiche dal potere religioso e scientifico dell’epoca, introducono al dibattito di cui Galileo e Copernico saranno protagonisti. Un avvincente “giallo”, che ci porta ad esaminare le origini della rivoluzione scientifica – una diversa e più convincente versione di quella “ufficiale”. Un modo nuovo di fare storia e di indagare nei rapporti tra scienza moderna ed esoterismo.
Info
ISBN :
Pagine :
Anno :
9788868320690
428 Colore
2015
Collana :
Formato :
La Storia Impossibile
Brossura 15x21
ISBN :
9788868320690
Pagine :
428 Colore
Anno :
2015
Collana :
La Storia Impossibile
Formato :
Brossura 15x21
Autore
Umberto Bartocci
Umberto Bartocci (Roma 1944), è stato dal 1976 professore ordinario di Geometria presso l’Università di Perugia, dove ha insegnato per oltre 15 anni Storia delle Matematiche. Si è occupato in numerose pubblicazioni di questioni relative alla storia del pensiero scientifico, e ai fondamenti della fisica e della matematica, sostenendo la necessità di un atteggiamento critico nei confronti della pretesa eccellenza delle interpretazioni attualmente in voga. Nella persuasione che “Nessuna dottrina è così falsa da non contenere qualche verità [...] nessuna discussione tanto frivola da non poter trarre da essa qualche insegnamento” (Pietro Abelardo, Dialogo tra un filosofo, un giudeo e un cristiano), e che soltanto con il favorire un autentico pluralismo si possa riuscire a compensare il pericoloso squilibrio che si è venuto determinandone l campo della conoscenza, ha rivolto la propria attenzione al mondo dell’eresia scientifica, promuovendo tre congressi internazionali a esso dedicati: nel 1989, a Perugia, su “I fondamenti della matematica e della fisica nel XX secolo: la rinuncia all’intuizione”; nel 1991, a Ischia, su “Quale fisica per il 2000? Prospettive di rinnovamento, problemi aperti, verità eretiche”; nel 1996, a Perugia - nella ricorrenza del IV centenario della nascita del grande filosofo francese teorizzatore del dubbio metodico - su “Cartesio e la Scienza”.
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