Negli anni ho imparato a porre attenzione alle sfumature delle persone. Bruno Lorenzini, detto “Scarpa grossa”, autore di questa raccolta di poesie, appartiene a quella categoria che continua a mantenersi vicino l’ infanzia. Sono uomini o donne che, essendo o meno dei genitori, hanno comunque un bambino: sono loro stessi, dorme dentro di loro e, nonostante l’incedere del tempo, sono adulti capaci di mantenerselo presente, vivo, vigile e subito pronto a stupirsi di ciò che può offrirci la vita e il mondo naturale. In questa raccolta, “Scarpa grossa” sembra davvero dar voce al bimbo che ha in sé. Lo prende, lo pone di fronte alla bellezza della Natura e, a seguire, trascrive su carta tutto quello che il bimbo gli racconta, vede, annusa, ascolta…