Gianfranco Valsé Pantellini

Gianfranco Valsé Pantellini

Gianfrancesco Valsé Pantellini (Rufina, 2 aprile1917 – Vicchio, 19 dicembre 1999). Fin da ragazzo intraprese studi di elettrochimica aiutato dal farmacista del paese. Dopo il liceo, nel 1936, si iscrive all’Università di Firenze. A causa dello scoppio della II guerra mondiale è costretto a interrompere gli studi che terminerà nel 1947, laureandosi in Chimica Pura ad indirizzo organico biologico. Lavorò fin dal 1946 con il Prof. Giocondo Protti al Centro Autonomo Tumori d’Ancona, seguendo indagini di ricerca enzimatica dei lieviti e dell’azione Piroerte dei medesimi nei confronti della cellula neoplastica. Ha partecipato con comunicazioni personali ai congressi di Cancerologia di Firenze, Cremona, Baden Baden, New York, ecc. Seguace del pensiero scientifico atomistico dei maestri Saent Gyoägyi ed E. Maiorana,tenendo contatti con studiosi di vari centri di ricerca parallelamente alle ricerche di Linus, Pauling, Kemberg, Marks, Lapis, Zsende, Kervran.Valsé Pantellini ha scoperto le proprietà terapeutiche dell’Ascorbato di Potassio nella cura delle malattie degenerative come cancro, AIDS, sclerosi a placche ed altro ancora. Pantellini con la sua scoperta, ha sostanzialmente riconfermato la validità di quella linea di ricerca che ha rivelato l’esistenza in natura, nei corpi viventi, dalle piante all’uomo, di fenomeni di “fusione nucleare fredda”, di “trasmutazione” di elementi. Quando Pantellini ha reso nota la sua scoperta, è seguito il silenzio, nel migliore dei casi, o l’ostracismo, a volte anche violento, da parte delle “Istituzioni” e della scienza cosiddetta “Ufficiale”. Le “proposte scientifiche” di Pantellini minano alla base i vistosi profitti che le multinazionali farmaceutiche, e non solo loro, realizzano nello sfruttamento di quella che è divenuta l’industria della malattia.
L’ascorbato di potassio nella cura e nella prevenzione delle malattie degenerative
Gianfranco Valsé Pantellini
Il Cofattore K+
Gianfranco Valsé Pantellini
Con la testa in cielo e i piedi per terra
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