
Elena Novaretti
Elena Novaretti – è un’artista e ricercatrice interdisciplinare completamente autodidatta. Restia per natura ad apprendere le nozioni nel modo in cui esse vengono solitamente proposte – o ancora peggio, imposte – abbandona presto la scuola senza terminare il liceo scientifico “Credevo che lì si apprendessero materie scientifiche, invece sembrava l’esatto contrario…” Da sempre affascinata dai numerosi rami della scienza e dai vari perché, è però sostanzialmente dotata di un’indole intuitivo-creativa. A 11 anni scopre il suo talento musicale, rivelandosi progressivamente capace di suonare “a orecchio”, di comporre e persino di arrangiare: anche in questo caso preferirà un approccio “autonomo”, frequentando gli studi di Pianoforte soltanto due anni per poi abbandonarli piuttosto delusa “Non era quello che cercavo, io conoscevo già l’armonia, e non mi è mai interessato essere una brava esecutrice, io sono una compositrice!” Una dote la musica che purtroppo coltiverà solo in parte, non essendo capace di gestire con la stessa costanza ogni suo talento. A 14 anni impara a programmare il computer, dapprima motivata dalla semplice passione per i videogiochi, ma che diventerà per sempre suo insostituibile compagno di lavoro, dedicandosi principalmente alla grafica, alla fotografia digitale e agli algoritmi di elaborazione delle immagini e del suono. Sul finire degli anni ’90 scopre l’eleganza dei frattali e della teoria del Caos, conducendo uno studio lungo e approfondito della materia e sempre nella più completa autonomia ma con forte passione. Nel 2002 realizza un proprio software per l’esplorazione di “universi frattali”, sviluppando algoritmi speciali, forse i primi all’epoca in grado di generare immagini di sistemi caotici a 24 bit e con gradienti continui “Il fascino per ciò che impropriamente definiamo caos fu inizialmente motivato in me dal solo fattore estetico – io sono un’artista – ma in realtà la mia mente si stava già arricchendo, iniziando ad elaborare inconsciamente le regole fondamentali che sono alla base della natura, ma di cui ancora non conosciamo l’ABC” Dispone inoltre di solide basi teoriche e pratiche di meccanica, elettronica e in particolare elettrotecnica; scrive brani e racconti (per ora inediti) e numerosi articoli. Nella prima decade del nuovo Millennio si dedica allo studio del problema della visualizzazione auto-stereoscopica “un mio sogno da sempre, poter vedere immagini 3D perfette e senza occhiali”; poi alle tecnologie di stampa digitale, e persino getta uno sguardo, ritrovando la passione per la Matematica Pura, agli “operatori di quarto ordine” (tetrazioni, super-radici e super-logaritmi) cercandone la possibilità di una continuazione analitica nel dominio dei numeri Reali. Attualmente ritiene di aver raggiunto lo sviluppo mentale e la capacità di astrazione logica necessari per affrontare la sfida più difficile, quella “finale”: lo studio sistematico della Fisica, per cercare di comprendere una volta per tutte la logica e le regole che sono alla base dell’universo in cui viviamo “Il mio unico e grande amore non sono le mie idee, ma la Verità: sono sicura che almeno questa non si rivelerà l’ennesima delusione”

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