Amedea Zanarini

Amedea Zanarini

Nasce il 7 ottobre 1924 a Bentivoglio (Bo). Staffetta durante la guerra di liberazione, riceve, con il grado di sottotenente partigiano, la croce al merito di guerra. Iscritta al PCI dalla fine del 1944, inizia l’attività politica come funzionaria nella campagna elettorale per il voto del 18 aprile 1948. All’inizio del 1950 è all’ufficio attività sociali della Cooperativa di consumo di Bologna. Vi rimane sino al 1952, quando viene trasferita a Roma e poi a Brescia. Il periodo alle attività sociali della Cooperativa è molto importante: “Era tutto da inventare. Fra l’altro, non tutti i compagni erano d’accordo ad avere un’addetta a queste attività. Il direttore, un compagno, mi disse che non credeva a un’attività politica e sociale nella Cooperativa, che il mio stipendio sarebbe stato un piccolo compenso, e che per il mio ufficio avrebbero trovato una soluzione esterna all’Azienda. Fu una sfida. Presi contatto con i compagni e le compagne dipendenti degli spacci, con i soci e le clienti – le socie erano poche. Partimmo dai problemi del carovita e dall’azione calmieratrice della cooperativa. Iniziammo la battaglia contro le imposte sui generi di largo consumo e costituimmo i comitati di spaccio in ogni punto vendita della Cooperativa creando anche un giornalino. Organizzammo corsi di pratica per impiegate, corsi di ripetizione per i ragazzi e contro l’analfabetismo, gite sociali, concerti ecc.” Nel 1955 rientra definitivamente a Bologna, e, il tre aprile, sposa Ezio Antonioni. Un matrimonio tuttora felice. Il Partito la propone per un lavoro alla Federbraccianti, ma i compagni non accolgono la proposta perché Amedea è in attesa di un figlio e, obiettano, con evidente maschilismo, non potrà rendere ciò che l’organizzazione richiede. Viene, così, collocata all’Associazione Coop-Agricole, composta in prevalenza da donne. Ma i compagni dirigenti non ritengono necessario un lavoro specifico fra le donne. Passa, allora, al settore consumo dell’associazione e il lavoro si sviluppa su scala provinciale. In seguito, è alla Federcoop come responsabile femminile. Se ne va verso il 1962, quando, ancora una volta, viene messa in discussione l’attività specifica tra le masse femminili, in particolare nel movimento cooperativo, e perfino l’esistenza stessa dell’UDI. “Il suo lavoro con le donne continua e, nel 1994, fonda l’Associazione Armonie di Bologna (Armonie associazione di donne, info@armoniedonnebologna.it www.armoniedonnebologna.it)” con le finalità di sviluppare azioni per il diritto delle donne alla sicurezza, al benessere, alla tutela della salute psicofisica e promuovere l’autodeterminazione. Questa raccolta di scritti è espressione della volontà di costruire la Storia non con retorica, ma con memoria di vita per trasmettere ciò che l’esperienza ha insegnato combattendo gli individualismi, gli egoismi i fanatismi e imparando, giorno dopo giorno, il vero significato della solidarietà umana. Per proseguire senza arrendersi.
Rosso Bolognese
Amedea Zanarini
Con la testa in cielo e i piedi per terra
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